Festa della Repubblica, Mattarella: l’Italia si muove per la pace.

Il Capo dello Stato depone la corona all’Altare della Patria: «La pace non si impone da sola ma con impegno concreto».

«La Repubblica è impegnata a costruire condizioni di pace e le sue Forze Armate, sulla base dei mandati affidati da Governo e Parlamento, concorrono a questo compito».

Lo scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone in occasione della Festa della Repubblica. Mattarella, alla presenza delle più alte cariche Istituzionali, ha reso omaggio all’Altare della Patria con la deposizione di una corona d’alloro con nastro tricolore. Presenti, tra gli altri, il presidente del Consiglio Mario Draghi, il ministro della difesa Lorenzo Guerini, i presidenti di Senato e Camera Fico e Casellati.

Torna dopo due anni la parata ai Fori Imperiali

In seguito il capo dello Stato si è spostato ai Fori Imperiali per la parata che torna dopo due anni di stop per la pandemia da Covid-19. Ad aprire l’evento una rappresentativa di sindaci seguiti da personale della sanità civile (è la prima volta), con il passaggio di un elicottero del 118, a simboleggiare coloro che sono stati impegnati in prima linea contro il Covid. Tra le massime cariche istituzionali anche il presidente del Consiglio, Mario Draghi.

«Oggi, per la prima volta, le donne e gli uomini del Servizio sanitario nazionale partecipano alla celebrazione della Festa della Repubblica. È una grande emozione e un bel riconoscimento al sacrificio e all’impegno straordinario dei nostri professionisti sanitari durante la pandemia» scrive il ministro della Salute, Roberto Speranza sul suo profilo Facebook. «Grazie a loro il Paese ha retto dinanzi ad una sfida senza precedenti ed è a loro che dobbiamo la ripartenza dell’Italia. Non dobbiamo dimenticarlo mai».

«La pace non si impone da sola ma con impegno concreto»

Nel messaggio al Capo di Stato Maggiore della Difesa Mattarella scrive che «l’attuale contesto internazionale ci interroga profondamente su come sia possibile garantire oggi il bene indivisibile della pace Le aggressioni ai civili, le devastazioni delle città nel cuore della nostra Europa, pensavamo appartenessero a un passato remoto, ma la drammatica cronaca di questi giorni ci ricorda come stabilità e pace non sono garantite per sempre. La pace non si impone da sola ma è frutto della volontà e dell’impegno concreto degli uomini e degli Stati. Una pace basata sul rispetto delle persone e della loro dignità, dei confini territoriali, dello stato di diritto, della sovranità democratica; una pace basata sull’utilizzo della diplomazia come mezzo di risoluzione delle crisi tra Nazioni; una pace basata sul rispetto dei diritti umani».

«L’Italia e tutta la comunità internazionale – scrive ancora il Capo dello Stato -, hanno un ruolo centrale nel favorire il dialogo. Dobbiamo farlo uniti, insieme. La nostra esperienza ci ha mostrato come si possa costruire una convivenza stabile e duratura, anche all’indomani di conflitti sanguinosi».

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