Elon Musk spiazza tutti due volte. Prima dice che l’accordo per l’acquisto di Twitter è «temporaneamente sospeso» dopo che il social network ha riferito che gli account falsi o spam costituivano meno del 5% dei suoi 226 milioni di utenti attivi giornalieri monetizzabili. Poi, dopo qualche ora, e dopo che il titolo era crollato nel pre-market, cambia versione e conferma la volontà di acquisto.
Il Ceo di Tesla, che si è offerto di acquistare Twitter per 44 miliardi di dollari (54,20 dollari ad azione), ha twittato un collegamento a un rapporto Reuters del 2 maggio (vedi sotto, ndr), e ha scritto: «La trattativa per Twitter è temporaneamente sospesa in attesa di dettagli a supporto del calcolo che gli account spam/falsi rappresentino effettivamente meno del 5% degli utenti». Il titolo di Twitter è immediatamente precipitato di circa il 20% nelle contrattazioni pre-market (salvo recuperare qualcosa dopo l’altro tweet in cui Musk ha scritto di essere «Ancora impegnato nell’acquisizione» per chiudere a -9,7%). Vento contrario per il titolo di Tesla, che ha guadagnato oltre il 6% a dimostrazione di come gli investitori dell’azienda automobilistica farebbero volentieri a meno dell’impegno di Musk in Twitter.